Angelo Izzo è una figura complessa e controversa legata alla cronaca italiana, principalmente per il suo coinvolgimento nel cosiddetto Massacro del Circeo, avvenuto nel 1975.
La sua storia è segnata da atti di violenza estrema, criminalità e collaborazioni con la giustizia. Dopo il Massacro del Circeo, Izzo è stato condannato e ha trascorso diversi anni in carcere.
Successivamente, ha iniziato a collaborare con le autorità, fornendo informazioni su altri crimini e organizzazioni criminali, ottenendo in cambio benefici penitenziari. Questa sua attività di pentito ha portato a ulteriori indagini e processi.
La sua vita è stata costellata da tentativi di fuga dal carcere e da nuovi crimini commessi anche durante periodi di semilibertà. Nel 2005, mentre era in semilibertà, è stato nuovamente arrestato con l'accusa di un duplice omicidio.